Avevo già
segnalato la presenza al 68° Festival di Cannes del giovane regista
ungherese Nemes László (v, post
del 12 maggio '15) con il suo primo lungometraggio.
La
giuria del Festival lo ha premiato con il Gran Prix speciale per il
suo film, Son of Soul,
sulla tragedia degli ebrei ungheresi durante la II guerra mondiale.
A
bocca asciutta invece sono rimasti i film italiani in concorso,
nonostante le previsioni (anche della stampa francese) della vigilia.
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