domenica 17 maggio 2015

Poesia ungherese (per l'Italia) a Venezia.

Che meraviglia è l'Italia!” (Gyönyörű is az az Olaszország!) esclama il poeta ungherese Jókai Mór nella poesia Dio è uno” (Egy az Isten).
Citazioni dell'Ungheria in opere letterarie italiane sono rare, anche se di rango: Dante, Ariosto ecc.
Più frequente la presenza dell'Italia nella letteratura ungherese.

Roberto Ruspanti, docente di ungherese nonché scrittore, ha avuto l'originale idea di raccogliere in un libro le poesie ungheresi che parlano del Bel Paese, in particolare delle città: Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Siena, Trieste, Venezia…
Per la presentazione del libro bilingue Il cielo d'Italia si rispecchiò nelle acque del Danubio. L'Italia vista dai poeti ungheresi (Rubettino, 2014) è stata prevista un'occasione speciale dall'Associazione Culturale italo-ungherese del Triveneto e dal Consolato d'Ungheria di Venezia (col patrocinio dell'Ambasciata d'Ungheria di Roma e del CISUECO).
A Venezia il 22 maggio (h. 18), presso il prestigioso Circolo Ufficiali Esercito (Riva Schiavoni 4142), è in programma un recital letterario con accompagnamento musicale della pianista Annie Corrado, che eseguirà musiche di Bartók, Ligeti e Liszt.
Al termine, i partecipanti potranno degustare salumi ungheresi (Pick) e vini italiani (Fèlsina). Ingresso libero, ma è gradita la prenotazione (0415239408).
Tra le poesie che verranno lette, anche una dello stesso Ruspanti, Cara Ungheria” (Draga Magyarország): apprezzamento degli italiani per i magiari.

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