“Che
meraviglia è l'Italia!” (Gyönyörű
is az az Olaszország!)
esclama il poeta ungherese Jókai Mór nella poesia “Dio
è uno” (Egy
az Isten).
Citazioni
dell'Ungheria in opere letterarie italiane sono rare, anche se di
rango: Dante, Ariosto ecc.
Più
frequente la presenza dell'Italia nella letteratura ungherese.
Roberto
Ruspanti, docente di ungherese nonché scrittore, ha avuto
l'originale idea di raccogliere in un libro le poesie ungheresi che
parlano del Bel Paese, in particolare delle città: Bologna, Firenze,
Genova, Milano, Napoli, Roma, Siena, Trieste, Venezia…
Per
la presentazione del libro bilingue Il
cielo d'Italia si rispecchiò nelle acque del Danubio. L'Italia vista
dai poeti ungheresi (Rubettino,
2014) è stata prevista un'occasione speciale dall'Associazione
Culturale
italo-ungherese
del Triveneto
e dal Consolato d'Ungheria di Venezia (col patrocinio dell'Ambasciata
d'Ungheria di Roma e del CISUECO).
A
Venezia
il 22
maggio
(h. 18), presso il prestigioso Circolo Ufficiali Esercito (Riva
Schiavoni 4142), è in programma un recital letterario con
accompagnamento musicale della pianista Annie Corrado, che eseguirà
musiche di Bartók,
Ligeti e Liszt.
Al
termine, i partecipanti potranno degustare salumi ungheresi (Pick)
e vini italiani (Fèlsina).
Ingresso libero, ma è gradita la prenotazione (0415239408).
Tra
le poesie che verranno lette, anche una dello stesso Ruspanti, “Cara
Ungheria” (Draga
Magyarország):
apprezzamento degli italiani per i magiari.
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