lunedì 16 dicembre 2013

Paczolay, il paremiologo ungherese.



Paczolay Gyula
Quante volte ci capita di incontrare l’autore di un libro che ci è piaciuto? Raramente, specie se il libro ha molti anni. Eppure mi capiterà.

Sono entrato in contatto con Paczolay Gyula, paremiologo ungherese, tra le maggiori autorità al mondo nella paremiologia (lo studio dei proverbi). L’avevo già ringraziato a distanza sulla mia raccolta di proverbi ungheresi, che ho tradotto in italiano, poiché dalle sue opere online ho attinto gran parte della documentazione (ho consultato anche le autorevoli raccolte paremiologiche di Bárdosi Vilmos e O. Nagy Gábor).
Paczolay è nato 83 anni fa a Ercsi, piccolo paese nella provincia di Fejér. Nella locale scuola media, il padre insegnava lingua, letteratura e storia ungherese. Le materie di studio preferite di Paczolay erano la matematica e le lingue straniere. Diventò ingegnere chimico laureandosi all’università di Veszprém, dove tornò come docente, dopo aver fatto esperienza come ingegnere di produzione e come ricercatore. Studiò anche in Italia, al Politecnico di Milano tra il 1962 e il 1963, imparando l’italiano. Imparò anche altre lingue (tedesco, latino, inglese, francese, russo, cinese, giapponese ed estone), avviando i suoi studi di paremiologia comparata. Dal 1975 cominciò a pubblicare suoi studi e ricerche, partecipando a convegni internazionali. Il suo “magnum opus” è il libro “European Proverbs” (De Proverbio.com, 2002), raccolta di 106 proverbi – parte della nostra comune eredità europea – con gli equivalenti in 55 lingue, comprese arabo, cinese e giapponese. Membro dal 2000 della Società Etnografica Ungherese, Paczolay ha ricevuto in tutto il mondo molti riconoscimenti al valore scientifico e culturale delle sue opere, tra i quali la Medaglia per il Folklore dall’UNESCO nel 2000.
Con i suoi studi, Paczolay ha mostrato che anche tra popoli molto distanti ci sono radici culturali comuni.

Ebbene, a fine gennaio avrò l’onore di conoscerlo personalmente, quando parteciperà alla presentazione del libro “Affida il cavolo alla capra. 1001 proverbie detti ungheresi alla biblioteca provinciale di Veszprém, nell’Ungheria centrale.

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