Il
turismo internazionale è in ascesa. Il turismo domestico è in
crisi: fatto 100 il numero di italiani che si sono spostati per
turismo (in Italia o all'estero), nel 2013 tale parametro è sceso
sotto 70 (rapporto Bit2015, Italiani
in viaggio).
Grazie all'Expo, quest'anno i turisti stranieri in Italia dovrebbero
superare – per la prima volta – la popolazione (60 milioni). Le
mete preferite sono Veneto (Venezia, Verona, Garda) e Trentino. Poi
Toscana (Firenze, Pisa, Siena), Lazio (Roma), Lombardia (Milano,
Garda). Seguono distanziate: Emilia-Romagna (Bologna, Rimini),
Sicilia (Palermo, Catania, Taormina); Campania (Napoli, Sorrento,
Positano); Piemonte, Sardegna, Liguria, Friuli e Puglia.
La quota di turisti italiani in Ungheria (in prevalenza, Budapest e
terme) è stata dell'1,4% (dati 2012), al 15° posto nelle
destinazioni. Il dato comprende il cosiddetto 'turismo medicale'
(cure dentali). Andamento altalenante negli anni, ma in crescita sul
lungo periodo.
Invece l'Italia è stato il 4° paese come destinazione dei turisti
ungheresi (5,5%), dopo Germania (13,7%), Austria (7,1%) e Regno Unito
(5,8%), ma prima di Romania e Polonia. Altre fonti, collocano
l'Italia al 3° posto dei paesi più importanti per il turismo
ungherse, dopo Germania e Austria, con un boom di presenze nel 2012 e
quasi 620mila pernottamenti.
Secondo i dati Istat (2010) le presenze ungheresi nel Bel Paese hanno
privilegiato il Nord, in particolare Veneto e Friuli; seguono
Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia. Quell'anno l'Italia era all'8°
posto nelle preferenze degli ungheresi, ma con oltre 350 mila
ungheresi aveva raggiunto quasi 1,5 milioni di pernottamenti.
Insomma, i dati sul turismo Italia-Ungheria appaiono contrastanti.
Certo, l'Italia come meta balneare degli ungheresi è scesa a
vantaggio della Croazia. Ma la domanda di 'italianità' in Ungheria
resta comunque alta.
C'è molto da fare per riorganizzare il turismo in Italia e attirare
più turisti, ungheresi compresi.
Anche l'Ungheria però può fare ancora molto per attrarre più
turisti italiani.
Nessun commento:
Posta un commento