Budapest, Accademia delle scienze |
Più
volte ho scritto del Cisueco, il Centro
interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa
Centro-Orientale, attivo da trent'anni in Italia. In giugno è in
trasferta a Budapest.
Il
9
giugno,
all'Istituto
italiano
di cultura
(Budapesti
Olasz
Kultúritezet,
Bródy
S. u. 8, ore 18), musica ungherese e liriche ungheresi dedicate
all'Italia. È la riproposizione dell'analoga iniziativa svoltasi a
Venezia poco tempo fa (v. post 17 maggio '15): il magiarista, nonché
direttore del Cisueco, Roberto Ruspanti e l'attrice Nyári
Szilvia leggono
poesie dalla raccolta L'Italia
vista dai poeti ungheresi
(Rubettino, 2014), accompagnati dalla pianista Annie Corrado.
Chi
anticipa di due ore l'arrivo al bel palazzo che ospita l'IIC (ore
16), potrà partecipare a un evento legato all'Expo: la degustazione
di Chianti classico con Giuseppe Mazzocolin, viticoltore toscano, e
lo chef Graziano Cattaneo per mini degustazione di ricette tipiche.
Attenzione, però: l'incontro è riservato ai soci del “Club degli
Amici dell'Istituto” (potete iscrivervi) e serve la prenotazione.
L'11-12
giugno,
presso l'Accademia
ungherese
delle scienze
(Magyar
Tudományos
Akadémia,
Széchenyi I. tér, 9), c'è il
convegno “All’ombra della Grande Guerra. Incroci fra Italia e
Ungheria: storia, letteratura, cultura” (A
Nagy Háború arnyékában. Kereszteződések Olaszország és
Magyaroszág között).
Si tratta di un evento rilevante sulla I guerra mondiale, che vide
Italia e Ungheria contrapposte, e che oggi vede collaborare Cisueco e
MTA.
Prevista
la partecipazione di venti relatori, metà italiani e metà
ungheresi. Gli studiosi italiani li ho già citati (v. post del 24
febbraio '15), dimenticando però Carla Corradi Musi e Giulio
D'Angelo; ecco quelli ungheresi: Bertényi jr. Iván,
Bognár
Katalin, Csaplár-Degovics
Krisztián,
Frenyó
Zoltán,
Frivaldszky János,
Hörcher
Ferenc, Madarász
Imre, Turbucz Dávid,
Turgonyi Zoltán,
oltre all'italo-ungherese Beatrice
Töttössy.
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