martedì 24 febbraio 2015

Il Cisueco e gli studi ungheresi.

Il Centro interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale (CISUECO) è nato 30 anni fa, presso l’università La Sapienza di Roma, come CISUI (Centro interuniversitario di Studi Ungheresi in Italia) per promuovere e gestire studi su lingua, letteratura e storia di Ungheria e altri paesi dell’Europa centrale e orientale.
Ha attraversato periodi di intensa attività e altri di ristagno, anche a causa della scarsità di risorse universitaria. Dal settembre 2014 ne è diventato direttore il prof. Roberto Ruspanti, docente a Udine, e si nota una certa ripresa.

Il Cisueco patrocina la presentazione a Udine, mercoledì 25 febbraio (h. 17.30, auditorium Palazzo Garzolini), del volume Imre Nagy. Un ungherese comunista (Mondadori, 2014) di Romano Pietrosanti. Oltre all’autore del libro  (di cui ho già scritto nel post del 14 gennaio per la presentazione a Padova) e al direttore del Cisueco, all’evento parteciperà anche lo storico Gianluca Volpi.

Un’altra iniziativa, di notevole rilievo, che Cisueco ha in programma con la collaborazione dell’università ungherese MTA BTK FI (l’istituto di filosofia dell’Accademia Ungherese delle Scienze), sarà il convegno All’ombra della Grande Guerra. Incroci fra Italia e Ungheria: storia, letteratura, cultura” (A Nagy Háború arnyékában. Kereszteződések Olaszország és Magyaroszág között).

Si svolgerà a Budapest (11-12 giugno ’15) e presenterà le relazioni di 20 studiosi, la metà ungheresi e la metà italiani: Amedeo Di Francesco (Napoli), Pasquale Fornaro (Messina), Cinzia Franchi (Padova), Alessandro Gallo (Venezia), Francesco Guida (Roma), Vito Paoletić (Udine), Roberto Ruspanti (Udine), Beatrice Töttössy (Firenze), Gianluca Volpi (Udine).

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