martedì 17 febbraio 2015

EuAct: sperimentazione teatrale italo-ungherese.

La ricerca teatrale internazionale può contare da oltre un lustro sul gruppo multilingue EuAct,
fondato nel 2009 a Berlino dal regista e attore italiano Paolo Antonio Simioni, assieme al russo Sardar Tagirovsky.
Il gruppo ha promosso una decina di produzioni teatrali bilingue - soprattutto tra Ungheria e Italia - basate sul metodo Stanislavskij (il primo insegnamento della recitazione, centrato su concetto di immedesimazione) e ha al suo attivo oltre 20 seminari.
EuAct ha coinvolto finora oltre 150 attori, e conta su membri fissi (gli ungheresi: Béres Miklós, Berki Szofi, Legerski Krisztina, Nagy Bianka; gli italiani: Giamaria Martini, Alessia Pellegrino, Luca Rinaldi), oltre che su collaborazioni stabili (gli ungheresi: Gryllus Dorka, Székely Miklós Béla; gli italiani: Francesco Formichetti, Cristina Pedetta). La tedesca Lena Lessing, coaching di attori, è membro onorario del gruppo.

Grazie all’Associazione culturale italo-unghrese del Triveneto (sostenuta dal Consolato ungherese di Venezia), giovedì 26 febbraio alle ore 18 le Sale Apolinee del Teatro la Fenice di Venezia ospitano due performance teatrali di EuAct: Tristano S2”,  videoinstallazione B/N di 15 minuti, e Mihi ipsi scripsi”, uno studio per quattro attori sul rapporto drammatico tra Friedrich Nietzsche e Lou Salomè.
Interessante sarà verificare l’efficacia del principio di EuAct: non abbiamo bisogno dell’inglese, ognuno la sua lingua”, cioè confrontare la musicalità della lingua italiana con quella ungherese.


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