Come segnalato, è tempo di avvicendamenti nei corpi consolari
ungheresi nel mondo, anche in Italia. (v. post 6 novembre ‘14).
Il Magyarország főkonzulátusa (consolato generale d’Ungheria) di
Milano ha già visto un’avvicendamento (v. post del 9 marzo ’15): Timaffy Judit Vilma è subentrata a
Manno István.
Successivamente a Roma, alla Magyarország Nagykövetsége ( Ambasciata d’Ungheria), Balla János è stato sostituito dal dr. Paczolay Péter, già presidente della Corte Costituzionale ungherese.
Lo scorso 23 marzo a Budapest,
Paczolay ha incontrato membri della Camera di Commercio – in particolare il presidente
del Dipartimento italiano, Németh Miklós, e il co-presidente, Alessandro
Stricca – per parlare dei rapporti economici Ungheria-Italia.
È emerso il positivo andamento
del PIL ungherese, dopo anni di crisi: +3,2% nel 2014 e un aumento medio
previsto nel prossimo quadriennio del 2,6%. Inoltre, l’Ungheria sarà
destinataria di 34 milardi di euro provenienti dai fondi strutturali dell’UE.
Per l’Italia l’Ungheria, attraversata
da quattro corridoi paneuropei, può essere il varco principale per il commercio
con il Centro Est Europa: un bacino di 500 milioni di consumatori. Uno dei
settori dove si prevede un incremento degli scambi commerciali italo-ungheresi
è quello agroalimentare.
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