giovedì 9 luglio 2015

Italiani scelgono l'Ungheria.

Già altre volte ho pubblicato volentieri post di lettori o lettrici di questo blog. Non necessariamete esprimono il mio punto di vista, ma spero che tali collaborazioni si estendano, poiché più voci (e più storie) attraggono maggior interesse.
Il post che segue è di una giovane ragazza siciliana.
A integrazione del post, aggiungo che il riaccendersi dell'emigrazione dall'Italia è un fenomeno attuale anche in Ungheria, dove a causa di ciò la popolazione è diminuita.
Certo la crisi dell'occupazione in Italia è grave, soprattutto tra i giovani. Secondo l'ultimo rapporto dell'Ocse, l'Italia è penultima per il tasso di occupazione giovanile (52,79%); dietro c'è solo la Grecia. Tale dato, però, non è disponibile per l'Ungheria.
Comunque, l'organismo pubblico che in Ungheria si occupa di lavoro è il NFSZ, Nemzeti Foglalkozatási Szolgálat (Servizio Nazionale per l'Occupazione).

di Viviana Napoli
L’Ungheria è la nuova meta scelta dagli italiani che decidono di emigrare all’estero. La grande crisi iniziata in America nel 2007 ha in poco tempo raggiunto tutti i paesi europei e nessuno di essi è riuscito a rimanerne immune, compresa l’Italia. In un periodo piuttosto breve, quindi, il nostro paese si è visto così catapultato all’interno di un vortice di recessione, mancanza di lavoro e abbassamento della qualità dello stile di vita dalla quale sta risultando molto difficile uscirne. Dopo i vari ed inutili tentativi di miglioramento, gran parte degli italiani, vedendo crollare sotto i loro occhi la possibilità di un futuro migliore, ha deciso di “scappare” dal proprio paese. Così avviato il flusso migratorio degli italiani, diverse sono state le destinazioni scelte. C’è chi ha deciso di cambiare completamente continente, chi, invece, ha provato a sbarcare il lunario rimanendo comunque all’interno del territorio europeo.
Le mete europee più ambite degli immigrati italiani sono state quelle in cui la crisi mondiale è stata risentita meno. Tra queste vi è in primis la Germania che, grazie ad un sistema economico-amministrativo ben strutturato, è riuscita non solo a rimanere in piedi, garantendo un lavoro ed una qualità della vita piuttosto modesta ai suoi cittadini, ma a dare anche vaste possibilità a tutti gli immigrati. Inghilterra, Spagna e Francia seguono la capolista per numero di immigrati europei. Malgrado i dati e le statistiche, però, c’è un numero consistente di italiani che ha deciso di mettersi totalmente in gioco esplorando nuovi territori, spesso sottovalutati come, ad esempio, l’Ungheria. In realtà questo paese si è rivelato un territorio confortevole, all’avanguardia e ricco di risorse, quindi in grado di dare la possibilità a tutti i “casi disperati” italiani, e non solo, di poter tornare a sperare nella possibilità di un futuro migliore.
Secondo le statistiche dell’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) gli italiani residenti in Ungheria sono all’incirca 3.000. Questi dati naturalmente non tengono conto di tutti quegli immigrati italiani che non sono registrati all’anagrafe ungherese come, per esempio, i giovani che hanno deciso di condurre un periodo di studio più o meno breve all’interno di una delle città ungheresi.
Attenendosi a questi dati, emerge spontanea una domanda: perché questa parte di italiani ha deciso di scegliere una meta così inusuale.
Ho provato così a trovare delle ragioni valide che giustificassero questa scelta effettuando diverse ricerche e raccogliendo informazioni da chi vive in prima persona questa realtà.

Tra questi vi è M., un giovane italiano che, dopo un periodo di lavoro in Francia, ha deciso di trasferirsi a Budapest perché lì riusciva meglio a conciliare lavoro e vita privata. All’inizio non è stato semplice per M. ambientarsi a causa della lingua e della moneta, ma egli afferma che ne è comunque valsa la pena, dato che Budapest è una splendida città che offre un efficiente servizio di trasporto urbano ed interurbano, un paesaggio ed un patrimonio artistico di rilevante bellezza, una popolazione cordiale, disponibile e gentile ed un costo della vita inferiore rispetto alle altre capitali europee. Tra gli aspetti positivi del trasferirsi in Ungheria elencati da M., quello che più di ogni altro mi ha fatto riflettere riguarda il fatto che in Francia l’essere immigrato aveva una connotazione negativa, mentre a Budapest ha una connotazione positiva. M. non si sente quindi inferiore ai cittadini magiari ne questi lo fanno sentire tale.

Poi è la volta di V., una giovane laureata che, dopo aver condotto un periodo di studio a Cuba, è tornata in Italia per conseguire la laurea ricevendo successivamente una proposta di lavoro a Debrecen, una cittadina di 200.000 anime dell’Ungheria, come insegnante di storia italiana. V. afferma che nel primissimo periodo, ha sofferto molto le differenze con Cuba. Niente caldo, niente belle giornate. Poi, con il tempo e con le nuove proposte di lavoro che l’Ungheria offre, si è trasferita nella capitale iniziando a lavorare per una grande multinazionale che a Budapest ha solo l’assistenza clienti. V. tiene a darci questo particolare perché intende sottolineare il fatto che gran parte delle imprese italiane tende ad investire in Ungheria per via dei costi di manodopera veramente bassi. V. conclude dicendoci che l’Ungheria è un ottimo paese in cui trasferirsi perché offre la possibilità di contratti a tempo indeterminato (ormai quasi inesistenti in Italia), perché ha un costo della vita ridotto e perché è un paese bello e vivace, con gente simpatica e gentile.

Da queste testimonianze si può dunque affermare che emigrare in Ungheria ha molti vantaggi. Nonostante sia una meta inusuale e poco conosciuta, questo paese dell’Est Europa offre paesaggi affascinanti, ospitalità, cordialità, bella gente, offerte lavorative vantaggiose e, quindi, la speranza di un futuro migliore per tutti coloro i quali intendono trasferirsi da un paese in cui la speranza non è più l’ultima a morire ma è già morta da tempo!
Tutti concordano nell’affermare che la diversità della lingua non rappresenta un limite così grande e che se si hanno davvero le idee chiare trasferirsi in Ungheria sarà un’esperienza davvero unica ed indimenticabile. Basterà organizzarsi per bene, inviare anticipatamente CV, cercare un appartamento che risponda alle proprie esigenze, farsi spedire in Ungheria il necessario (abbigliamento, elettronica, effetti personali di vario genere), salutare amici e parenti ed infine partire per questa nuova avventura.

Naturalmente le esperienze sopra citate rappresentano solo una parte di ciò che realmente significa vivere in Ungheria. Esisteranno sicuramente casi meno fortunati, ma ovviamente ognuno dice la propria a seconda di quanto ha vissuto. Oggi sono tantissimi i blog/forum in cui gli immigrati italiani in Ungheria si ritrovano, si confrontano e si scambiano informazioni ed il tutto risulta molto utile ma rappresenta comunque solo la messa a disposizione di casi singoli e personali.
Se davvero si vuole sapere se trasferirsi in Ungheria sia un’azione da cui trarre vantaggio e se possa realmente piacere bisogna vivere di persona questa esperienza. Allora siete pronti?



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