lunedì 24 novembre 2014

Ricordi ungheresi/3: Kálmán Kandó

A Vado Ligure, vicino a Savona, sui muri della fabbrica Bombardier, colosso canadese dei trasporti (ma dal 1905 al 2001 si trattava dell’americana Westinghouse), una targa commemora l’ungherese Kálmán Kandó (1869-1931). Nel 1892 conseguì la laurea con lode in ingegneria meccanica a Budapest. Era ingegnere, nonché inventore (registrò oltre 70 brevetti), nei primi anni del Novecento arrivò nel savonese con un piccolo gruppo di tecnici ungheresi.

È considerato il padre del treno elettrico. Era specializzato nello sviluppo di materiale rotabile ferroviario e a lui si deve l’applicazione della corrente alternata trifase ad alta tensione alla trazione ferroviaria, adottata poi per le locomotive delle FS, E430 ed E550, da lui progettate.
L’invenzione fu messa in pratica per la prima volta nel 1902 sulla linea ferroviaria della Valtellina: Lecco-Sondrio e Colico-Chiavenna. Anche a Colico è collocata una targa bilingue in sua memoria, a cura delle ditte Ganz (ungherese) e Ansaldo (italiana). L’innovazione venne applicata nel 1904 in Francia. Nel 1907 Kandó si trasferì alla Westinghouse a Savona, da cui dovrà poi allontanarsi nel 1915, per lo scoppio della prima guerra mondiale.

La targa di Vado Ligure, con un bel bassorilievo realizzato dall’artista ungherese Török Judit, è stata posata nel 2009 su iniziativa dell’Associazione Culturale Liguria-Ungheria. La sua presidente, Sinkó Irene, l’ha segnalata affinché faccia parte del catalogo di testimonianze ungheresi in Italia (v. post del 10 novembre 2013, del 10 marzo 2014, del 7-14-16 aprile 2014), pubblicato nel volume Ricordi Ungheresi in Italia (di Florio Banfi, 1942; aggiornato e ampliato nel 2005 da Sárközy Péter per l’Accademia d’Ungheria di Roma).

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