A mio parere, la lingua ungherese (magyar nyelv) - il cui alfabeto è di 40 lettere - si presta bene a
battute da humor inglese e a giochi di parole. Infatti, l’alto numero di vocali
(14, più 2 semivocali) ha l’effetto di produrre spesso omofonia, ovvero suoni
simili per parole diverse. Ciò favorisce la formazione di frasi divertenti o
bizzarre.
Un tipico gioco linguistico (nyelvi játék) ungherese è l’eszperente (traducibile come si
pronuncia: “esperente”). Si tratta di formare frasi ingegnose – perfino poesie
o filastrocche – di senso compiuto, utilizzando come vocale solo la lettera e (sia lunga, suono chiuso, che breve,
suono aperto). Di fatto, si gioca utilizzano anche altre singole vocali. Il
nome deriva dall’esperanto (lingua
artificiale creata a fine ‘800 per favorire il dialogo tra i popoli senza privilegiare
una singola lingua).
Tale gioco di parole (szójáték) appartiene alla categoria dei lipogrammi, frase in cui una o più
lettere non si utilizza e quindi non è presente nel testo.
Le caratteristiche della lingua
ungherese rendono più facile questa prodezza linguistica rispetto ad altre
lingue.
Per esempio, in italiano ci sono
pochi casi di esperente. In Italia, tra i bambini è diffuso un gioco simile: si
ripetere una filastrocca, storpiandone il suono con l’utilizzo di una sola
vocale. Ad esempio “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba...” diventa
“Ghiribildi fi firiti, fi firiti id ini ghimbi, Ghiribildi chi chimindi chi
chimindi i birsiglì”. Divertente, ma facile e con poca abilità.
Ecco comunque un esempio di
esperente italiano (tratto da un sito ungherese), seguito dalla traduzione in
ungherese:
Ester crede d’essere Venere, se Beppe è Terence.
Eszter Vénusznak hiszi magát, ha Józsi Terence-nek.
Ed eccone uno creato da me:
Se vedete tre belle stelle, bevete!
Ha három szép csillagot láttok, igyatok!
In Spagna abbiamo un esempio di
esperente nella musica: il cantante hip hop Nach ha sperimentato diversi pezzi,
utilizzando una sola vocale, con gli efectosvocales, visibile su Youtube.
In Ungheria, l’esperente invece è
molto diffuso, sia tra i bambini che tra gli adulti, e ci sono perfino siti web
ad esso dedicati. Ad esso si sono dedicati anche letterati, come il celebre
poeta Petőfi Sándor (1822-1849), con Falu
végén kurta kocsma (Il piccolo bar alla fine del paesello), o il poeta e
politico Kölcsey Ferenc (1790-1838), con Himnusz
(Inno).
Ecco un esempio di esperente
ungherese (con la mia traduzione in italiano), si tratta di una canzoncina
popolare:
Erdő mellett
Fenyves mellett nem kellemes letelepedem,
Mert rengeteg fenyvet kell felszeletelnem.
Nel bosco
Nella pineta
non è piacevole insediarmi,
perché devo
tranciare un sacco di pini.
Provateci (in italiano)! O
cercate quelli ungheresi. Per la pronuncia potete scaricare la mia scheda sull’alfabeto
ungherese.