Meno riviste istituzionali, più magazine economici?
Sembrerebbe questa la tendenza nella magiaristica italiana e
nell’italianistica ungherese, più in generale nelle pubblicazioni bilingue.
Eccone una panoramica (per i riferimenti online si veda la scheda sitografia).
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Magiaristica
La Rivista di Studi Ungheresi è
l’organo di filologia ungherese del CISU, Centro Interuniversitario per gli
Studi Ungheresi in Italia. Nasce nel 1987, fondata dall’allora rettore della
Sapienza (Roma), Antonio Ruberti. A fine secolo si esaurisce la “spinta
propulsiva” (nel 2001 viene pubblicato un volume antologico), ma rinasce subito
una nuova serie grazie a Péter Sárközy. Si possono trovare tutti i numeri
online, ma su un sito ungherese.
È l’unica rivista italiana di magiaristica.
La rivista Hungarologia, consultabile anche
online, raccoglie invece tutti i contributi per la magiaristica prodotti dalle
università ungheresi.
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Italianistica
La rivista Corvina (1921-1955), poi Nuova
Corvina, nasce a Fiume nel 1921
per occuparsi di cultura e arte italiane; primi direttori, il fiumano Luigi
Zambra e il budapestino Tiberio Gerevich. Edita dalla Società
ungherese-italiana Mattia Corvino, dal 1940 ospiterà un Bollettino dell’Istituto Italiano di Cultura per l’Ungheria. Uscirà
quasi ininterrottamente fino al dopoguerra. Fiume, dal 1779 al 1919, è stata la
“perla dell’adriatico” dei magiari (Tengerre,
magyar! “Al mare, ungherese!” era un punto programmatico del conte
Széchenyi, uno dei più importanti politici del nuovo Regno d’Ungheria), il loro
sbocco sul mare e il loro ponte con l’Italia.
La rivista d’italianistica rinascerà, come Nuova Corvina, con la direzione -
all’Istituto Italiano di Cultura (Budapest) - di Giorgio Pressburger (dal 1998
al 2002), e continua a tutt’oggi. Purtroppo sul sito dell’IIC si trova solo il
n.18 (2006); il n. 16 è sul vecchio sito, ancora visitabile.
La filologia neo-latina in Ungheria ha potuto contare anche
sulla rivista Camoenae Hungaricae, di cui è disponibile online l’indice dei
numeri dal 2004 al 2008.
Altre fonti di magiaristica e italianistica, rintracciabili
solo in biblioteche specialistiche (qualche edizione anche nei book store
online), sono gli Annuari: dell’Accademia d’Ungheria e dell’Istituto Storico Fraknoi a Roma; dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli;
dell’Accademia Ungherese delle Scienze di Budapest; dell’Università di Szeged.
Nell’immediato secondo dopoguerra sorse anche una rivista trimestrale
umanistica, Janus Pannonius, su
iniziativa di Tiberio Kardos, nominato nel ’46 direttore dell’Accademia
d’Ungheria in Roma.
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Altre pubblicazioni
L’Osservatorio letterario, rivista
bilingue di letteratura e culturale fondata nel 1997 e diretta dall’ungaro-italiana
Melinda B. Tamás-Tarr, è lo strumento di studio più prezioso disponibile online
per chi desidera approfondire i rapporti culturali tra Italia e Ungheria (e
esercitarsi con la lingua ungherese, grazie al bilinguismo). Ci si può abbonare
anche alla versione cartacea, o richiedere gli Almanacchi. Molto interessanti anche i libri pubblicati dalla
collegata Edizioni O.L.F.A. di
Ferrara. Tale rivista promuove anche un premio letterario internazionale,
intitolato a Janus Pannonius.
I Quaderni vergeriani, disponibili
solo associandosi, sono gli annuari dell’Associazione culturale italo ungherese
“Pier Paolo Vergerio” del Friuli Venezia Giulia, che pubblica anche libri di
studi e documenti sulla civiltà mitteleuropea, in particolare sulla realtà
storico-culturale ungherese e italiana.
Italia & Italy era una rivista di informazione culturale,
agevole e per di più bilingue, edita dall’IIC dal 2003 a Budapest (dove l’aveva
portata - da Edimburgo - il suo fondatore , Dante Marinacci). Purtroppo ha
cessato le pubblicazioni nel 2008. I numeri dal 13 al 41 si possono trovare
online.
Hírlevél (notiziario) è un utile bollettino bilingue della
scuola ungherese dell’Associazione Culturale italo ungherese
dell’Emilia-Romagna.
Economia.hu è un interessante magazine online di economia in Ungheria (in
italiano), curato dall’ITL Group, con redazione a Budapest.
Il Ponte è trimestrale bilingue della Camera di Commercio
Italo-Ungheresedi Budapest.
Infine, mi pare utile segnalare la neonata rivista digitale Lingue
e letterature d’Oriente e d’Occidente (LEA), diretta da Beatrice Töttössy (Università di Firenze), che
“intende praticare la teoria (del patrimonio letterario)”.
FINE. Precedenti POST sull’argomento (lingua
ungherese per italiani): 16 e 30 giugno, 15 e 29 luglio.
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