Paczolay Gyula |
Sono entrato in contatto con Paczolay Gyula, paremiologo
ungherese, tra le maggiori autorità al mondo nella paremiologia (lo studio dei proverbi). L’avevo già ringraziato a
distanza sulla mia raccolta di proverbi ungheresi, che ho tradotto in italiano,
poiché dalle sue opere online ho attinto gran parte della documentazione (ho
consultato anche le autorevoli raccolte paremiologiche di Bárdosi Vilmos e O.
Nagy Gábor).
Paczolay è nato 83 anni fa a Ercsi, piccolo paese nella
provincia di Fejér. Nella locale scuola media, il padre insegnava lingua,
letteratura e storia ungherese. Le materie di studio preferite di Paczolay erano
la matematica e le lingue straniere. Diventò ingegnere chimico laureandosi
all’università di Veszprém, dove tornò come docente, dopo aver fatto esperienza
come ingegnere di produzione e come ricercatore. Studiò anche in Italia, al
Politecnico di Milano tra il 1962 e il 1963, imparando l’italiano. Imparò anche
altre lingue (tedesco, latino, inglese, francese, russo, cinese, giapponese ed
estone), avviando i suoi studi di paremiologia comparata. Dal 1975 cominciò a
pubblicare suoi studi e ricerche, partecipando a convegni internazionali. Il
suo “magnum opus” è il libro “European
Proverbs” (De Proverbio.com, 2002), raccolta di 106 proverbi – parte della
nostra comune eredità europea – con gli equivalenti in 55 lingue, comprese
arabo, cinese e giapponese. Membro dal 2000 della Società Etnografica
Ungherese, Paczolay ha ricevuto in tutto il mondo molti riconoscimenti al
valore scientifico e culturale delle sue opere, tra i quali la Medaglia per il
Folklore dall’UNESCO nel 2000.
Con i suoi studi, Paczolay ha mostrato che anche tra popoli
molto distanti ci sono radici culturali comuni.
Ebbene, a fine gennaio avrò l’onore di conoscerlo
personalmente, quando parteciperà alla presentazione del libro “Affida il cavolo alla capra. 1001 proverbie detti ungheresi” alla
biblioteca provinciale di Veszprém, nell’Ungheria centrale.
Non è biblioteca provinciale, ma regionale...
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