Ne
együk
meg az aranytojást
tojó tyúkot,
ovvero dall'ungherese: “non mangiare la gallina dalle uova d'oro”.
È un proverbio prescrittivo noto anche in inglese: The
hen laying golden eggs should not be eaten,
“la gallina dalle uova d'oro non dev'essere mangiata”.
In
italiano esiste solo come modo di dire: “trovare la gallina dalle
uova d'oro”, cioè qualcuno o qualcosa che ci porta un guadagno
facile e cospicuo.
Tali
espressioni derivano da una favola del greco Esopo (620-560 a.c). Un
tale aveva una gallina che gli faceva uova d'oro. Credendo dunque che
all'interno ci fosse una massa d'oro, le tirò il collo, ma trovò
che era simile alle altre galline. Così per aver sperato di trovare
in essa un intero tesoro, restò privo anche del modesto guadagno.
Ecco
la morale di Esopo: sia
pago ognuno di ciò che ha e fugga lontano dall'insaziabile
cupidigia.
In
italiano esiste un'espressione analoga ancora più utilizzata:
“segare il ramo su cui si è seduti”, una metafora utilizzata
anche da Bertolt Brecht nell'Esilio:
“segavano i rami sui quali erano seduti e si scambiavano a gran
voce la loro esperienza di come segare più in fretta, e
precipitarono con uno schianto, e quelli che li videro scossero la
testa segando e continuarono a segare”.
Insomma,
spesso l'uomo ha un comportamento stupido, un egoismo stupido
incapace di vedere il futuro anche prossimo. Anche senza appellarsi
all'altruismo e alla solidarietà, sarebbe sufficiente un
comportamento da “egoismo solidale” per affrontare con successo i
gravi problemi del proprio paese, dell'UE, del mondo.
L'attuale
vicenda UE-Grecia non sembra mostrare, purtroppo, tale lungimiranza
da parte dei vertici europei (v. articolo dell'economista americano
Barry Eichengreen sul Sole
24ore del 16 luglio 2015 dal
titolo esplicativo: Un
accordo che contiene misure draconiane. La Grecia e l'Europa meritano
di meglio. Il programma imposto dalla Germania spingerà Atene fuori
dall'euro).
Potremmo
applicare all'UE un amaro aforisma di Giuseppe Giusti: il
Buonsenso, che già fu caposcuola, ora in parecchie scuole è morto
affatto; la Scienza, sua figliola l'uccise, per veder com'era fatto.
In
conclusione, come recita un vecchio proverbio contadino: chi
troppo munge, ne ricava sangue.
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