A Capodistria, in Slovenia, il 5 marzo (ore 18, Biblioteca centrale “Srečko Vilhar”), saranno
presentati gli atti già pubblicati degli ultimi convegni promossi dal centro-studi Adria-Danubia di Duino Aurisina (TS).
Si tratta di tre volumi, pubblicati da Luglio editore tra il 2013 e il 2014, che verrano presentati al pubblico dagli autori e da Kristjan Knez, presidente della Società di studi storici e geografici di Pirano.
Ecco le opere:
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Le via della
guerra. Il mondo adriatico-danubiano, a cura di Gizella Nemeth e Adriano
Papo;
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Armi e diplomazia
alla vigilia della Grande Guerra, a cura di Gizella Nemeth, Adriano Papo e
Gianluca Pastori;
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Da Sarajevo al
Carso, a cura di Gizella Nemeth e Adriano Papo.
L’iniziativa è frutto della cooperazione italo-slovena tra
il Centro-studi Adria-Danubia e la Società di studi storici e geografici,
oltre alla Biblioteca centrale e al Centro Italiano “Carlo Combi” di
Koper-Capodistria.
Da notare che gli sloveni italiani sono poco più di 2mila, di
cui un terzo vive nella città di Capodistria (Koper in sloveno). La costituzione slovena garantisce il
bilinguismo italo-sloveno: è ufficiale in 4 comuni costieri (Ancarano,
Capodistria, Isola d’Istria, Pirano).
Ad est, esiste anche un bilinguismo ungherese-sloveno in 3
comuni oltre il fiume Mura: Dobrovnik, Hodoš, Lendeva (ungh. Dobronák, Hodos, Lendva).
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