Una due giorni intensa (anche se
improvvisata), coincidenti con le celebrazioni per i moti indipendentisti del
1848 (festa nazionale ungherese). Il 14 e 15 marzo l’Ungheria ha presentato a
Milano (Expo Gate) il proprio padiglione all’Expo 2015, all’insegna del tema “Dalla
fonte più pura”: il paese è ricco di acque e fonti termali.
Un programma intenso e variegato
ha fornito un assaggio di ciò che caratterizzerà la presenza dell’Ungheria all’esposizione
universale che si apre il prossimo 1° maggio: salubrità del cibo, stile di vita
sano, necessità di garantire sicurezza alimentare e biodiversità alle future
generazioni.
Il commissario ungherese all’Expo,
Szőcs Géza, e la direttrice del programma, Székely Edit, hanno sottolineato il
contributo del padiglione ungherese a due delle maggiori questioni mondiali: la
carenza di acqua potabile, il diritto a una sana nutrizione.
Musica, gastronomia e
cultura, declinati all’ungherese, saranno la vetrina di un padiglione originale,
ideato da Sárkány Sándor: su circa duemila metri quadri, una sorta di Arca di
Noè di tre piani accoglierà i visitatori consentendogli di conoscere meglio le
bellezze di questo paese e la peculiare presenza culturale e scientifica degli
ungheresi nel panorama internazionale.
Eccomi all’Expo Gate con l’attrice
ungherese Osvárt Andrea, testimonial per l’Ungheria all’Expo.
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