Il Centro interuniversitario di Studi
Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale (CISUECO) è nato 30 anni fa,
presso l’università La Sapienza di Roma, come CISUI (Centro interuniversitario di Studi Ungheresi in Italia) per
promuovere e gestire studi su lingua, letteratura e storia di Ungheria e altri
paesi dell’Europa centrale e orientale.
Ha attraversato periodi di intensa attività e altri di ristagno, anche a
causa della scarsità di risorse universitaria. Dal settembre 2014 ne è
diventato direttore il prof. Roberto Ruspanti, docente a Udine, e si nota una
certa ripresa.
Il Cisueco patrocina la presentazione a Udine, mercoledì 25 febbraio (h. 17.30, auditorium
Palazzo Garzolini), del volume Imre Nagy.
Un ungherese comunista (Mondadori, 2014) di Romano Pietrosanti. Oltre
all’autore del libro (di cui ho già
scritto nel post del 14 gennaio per la presentazione a Padova) e al direttore
del Cisueco, all’evento parteciperà anche lo storico Gianluca Volpi.
Un’altra iniziativa, di notevole rilievo, che Cisueco ha in programma con
la collaborazione dell’università ungherese MTA BTK FI (l’istituto di filosofia
dell’Accademia Ungherese delle Scienze), sarà il convegno “All’ombra della Grande Guerra. Incroci fra
Italia e Ungheria: storia, letteratura, cultura” (A Nagy Háború arnyékában. Kereszteződések Olaszország és Magyaroszág
között).
Si svolgerà a Budapest (11-12
giugno ’15) e presenterà le relazioni di 20 studiosi, la metà ungheresi
e la metà italiani: Amedeo Di Francesco (Napoli), Pasquale Fornaro (Messina),
Cinzia Franchi (Padova), Alessandro Gallo (Venezia), Francesco Guida (Roma),
Vito Paoletić (Udine), Roberto Ruspanti (Udine), Beatrice Töttössy (Firenze), Gianluca
Volpi (Udine).
Nessun commento:
Posta un commento