giovedì 21 novembre 2013

Il Rinascimento sul Danubio.



Palazzo d'estate (Visegrád)
Il Rinascimento (XIV-XVI secolo) è un’epoca di risveglio artistico e culturale tra Medioevo ed età Moderna che si sviluppa a Firenze e si irradia in tutta Europa all’inizio del XVI secolo, influenzando con l'umanesimo le idee correnti.
Fa eccezione l’Ungheria, dove l’influenza rinascimentale si afferma già nel XV secolo subentrando a ideali e arti gotiche. Questa anticipazione la si deve soprattutto alla Regina d’Ungheria, Beatrice d’Aragona – nata a Napoli e figlia del re Ferdinando I – e al suo consorte, Mátyás (Mattia Corvino, 1440-1490), Re d’Ungheria dal 1458 alla morte.
Alla corte di Re Mattia furono invitati artisti e letterati italiani (Antonio Bonfini, Galeotto Marzio, Naldo Naldi e altri), e fu creata la celebre Biblioteca Corviviana – seconda in Europa solo a quella vaticana – dove furono raccolti migliaia di codici (ne sono rimasti solo 216) su tutto il sapere umano. Artisti italiani andarono ad ispirarsi sulle rive del Danubio, come il pittore perugino Tommaso Musolino da Panicale (v. post del 2 ottobre).
E naturalmente artisti ungheresi vennero in Italia, come Mihály Pannóniai (Michele Orango/Michele Pannonio), pittore alla corte degli Estensi di Ferrara. A Ferrara studiò anche, alla celebre scuola di Guarino Veronese, Janus Pannonius (1434-1472), il più importante poeta umanista ungherese, che divenne anche vescovo a Pécs.
Influenze si ebbero anche sulle lavorazioni della pietra tagliata, dei mobili, della ceramica (Mattia fondò a Buda la prima fabbrica di ceramiche), e si sviluppò anche la stampa (nel 1473 venne fondata da András Hess la prima tipografia a Buda).
Non fu tutto rosa e fiori: le nuove idee dell’umanesimo vennero combattute perché tacciate d’immoralità e scarsa religiosità dai monaci francescani di Buda (Temesvári Pelbart e Laskai Osvát), che trovarono larghi consensi.
Molte tracce dello splendido passato rinascimentale ungherese sono andate perse, ma restano ancora testimonianze mirabili (come il cortile rinascimentale del Palazzo d’estate di Visegrád, a pochi chilometri da Budapest, o la cappella di Bakócz a Esztergom).

Ben venga dunque la lodevole iniziativa del Consolato Generale d’Ungheria a Milano che, in collaborazione con la Biblioteca Ambrosiana, promuove la mostra “Artisti, poeti e intellettuali del Rinascimento sulle rive del Danubiodal 4 dicembre ’13 al 2 febbraio ’14. All’inaugurazione parteciperanno il poeta Szőcs Géza e Csorba Csilla, direttrice del Museo Letterario Petőfi (Budapest), oltre a Mons. Franco Buzzi e Don Federico Gallo.

-          BibliotecaAmbrosiana
-          Petőfi Irodalmi Múzeum

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