Aki kíváncsi, hamar
megöregszik, chi è curioso invecchia presto, secondo gli ungheresi. Lo
stesso significato è espresso più esplicitamente, per gli italiani, dal
proverbio “Chi si fa i fatti suoi, campa
cent’anni”. Anche gli inglesi dicono: Curiosity
killed the cat (“la curiosità uccise il gatto”, anche se originariamente il
soggetto di tale proverbio era care,
preoccupazione, e non curiosity).
Come si concilia questo consiglio di vita con il luogo
comune che “l’uomo è curioso per natura?
Già Seneca constatava (De
otio) che: “Solemus dicere summum
bonum esse secundum natura vivere: natura nos ad utrumque denuit, et
contemplazioni rerum et actioni. Quam ob rem navigant quidam et labores
peregrinationis longissimae una mercede perpetiuntur cognoscendi aliquid
abditum remotumque. Curiosum enim nobis natura ingentium dedit.”
(traduzione dal latino: “Siamo soliti dire che il sommo bene è vivere secondo
natura: la natura ci ha creati per entrambe queste cose, la contemplazione
delle cose e l’azione. Per questo alcuni navigano e sopportano le fatiche di un
viaggio lunghissimo per un solo guadagno, di conoscere qualcosa di nascosto e
remoto. Infatti la natura ci ha dato un’indole curiosa.”).
Un modo di dire ancora usato è “domandare è lecito, rispondere è cortesia”. Ma spesso ci accorgiamo
che, in realtà, “domandare è scortesia”. Cioè, se la relazione interpersonale
non è paritaria e intervengono rapporti di potere, chi fa domande scomode ne
paga le conseguenze.
Quindi l’uomo è “naturalmente”
curioso, ma la società modifica tale indole, frustrandola (la democrazie cerca
rimedio a ciò con l’istituzione dell’opposizione parlamentare e con il “quarto
potere”: la stampa). Una modifica che è addirittura antropologica, se è vero
ciò che ha sostenuto lo psicanalista francese Jacques Lacan: “L’atteggiamento spontaneo
di un essere umano è: ‘non voglio saperlo’, una resistenza fondamentale
all'accesso di conoscenza”.
Ecco forse la ragione del proverbio
del mese. Stare lontano da verità scomode per stare lontano dai guai: interni
(è duro accettare verità scomode), esterni (chi vuole preservare il proprio
potere farà ritorsioni su chi fa domande scomode).
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