Per chi si appresta ad andare a Budapest – magari per la 22°
edizione del più grande festival europeo di musica elettronica (Sziget fesztival, 11-18 agosto ‘14) –
può essere utile una guida.
Online è disponibile gratuitamente Budapest: A Critical Guide, di Török András, che nella capitale
dirige una fondazione culturale privata. La prima edizione cartacea della guida
risale al 1989 ed è stata più volte aggiornata dall’autore fino all’8° edizione
del 2014. Nel 1991 è uscita perfino un’edizione in italiano (Budapest: Una Guida Diversa, Officina
Nova), ormai introvabile, se non nelle librerie antiquarie di cui è ricca
l’affascinante capitale ungherese.
L’edizione online della guida, completa e accurata, è in
inglese ed è aggiornata al 2011.
Oltre 400 pagine di informazioni, con foto, mappe, cinque itinerari
da percorrere a piedi, una cronologia storica e un’introduzione alla lingua
ungherese. Török aggiunge vari consigli su dove fare amicizia, sui luoghi
indispensabili da visitare, e – per soggiornare e divertirsi – rinvia al sito
sempre aggiornato:
Ecco i 10 posti da non perdere nella “Parigi dell’Est”:
-
Budavári Palota “Palazzo della fortezza di Buda”
(prima fortezza medievale, poi palazzo rinascimentale del re Mattia Corvino,
quindi distrutto dai turchi, infine ricostruito dagli Asburgo in stile
neobarocco),
-
Duna “Danubio”
(il grande fiume blu coi suoi battelli e i suoi ponti, come il Lánchíd),
-
Margit sziget
“Isola Margherita” (col parco più bello di Budapest),
-
Memento Park
(le statue del periodo socialista),
-
Országház “Parlamento”
(in stile neogotico, 1884-1904),
-
Széchenyi
Gyógyfürdő “Terme di Szécheny”,
-
Szt. István
Bazilika “Basilica di Santo Stefano (il re fondatore dello Stato magiaro
cristiano),
-
Szépművézeti
Múzeum “Museo delle Belle Arti”,
-
Vajdahunyad vára “Castello
di Vajdahunyad” (romantico castello tran silvano ricostruito, 1896-1908, nel
grande parco cittadino di Varosliget),
-
Zsinagóga “Sinagoga”
(la più grande d’Europa, seconda nel mondo).
Per concludere, se si vuole anche andare alla scoperta della
“Budapest italiana” consiglio una vecchia pagina web dell’Istituto di Cultura
Italiana a Budapest.
Nessun commento:
Posta un commento