Il padiglione ungherese a Expo 2015. |
Siamo ormai a meno di un anno dall’Expo 2015, che si terrà a
Milano dal 1° maggio al 31 ottobre. L’esposizione torna in Italia dopo 54 anni:
l’ultima volta fu a Torino, nel 1961, con tema “il lavoro”.
A maggio, il Gambero
Rosso (rivista di cultura enogastronomica) dedica un supplemento
all’evento, intervistando i rappresentanti di numerosi Paesi. Non manca
l’Ungheria, per la quale ha risposto l’ambasciatore Balla János.
Gli intervistati rispondevano a tre domande, sotto il titolo
di “Biodiversità a colori”:
1. come
il Suo Paese guarda all’Expo? Quali sono le aspettative?
2. Cosa
pensa dell’Italia dal punto di vista dei prodotti agroalimentari e della sua
cucine? Come si guarda all’Italia nel suo Paese?
3. Quali
saranno i progetti che il Suo Paese promuoverà all’Expo 2015 di Milano? Quali i
prodotti più rappresentativi?
“Il tema di expo – è
la prima risposta di Balla – coincide con
l’impegno che si è data l’Ungheria per garantire alle generazioni che verranno
un’alimentazione e un’agricoltura sostenibili e sane, anche perché il nostro
paese è uno di quei pochi pesi al mondo in cui è vietata la coltivazione di
piante geneticamente modificate”.
Sul secondo quesito, Balla conferma l’eccellente reputazione
del cibo italiano, un modello anche per gli ungheresi, e la consolidata
presenza dei prodotti agroalimentari del Bel Paese in Ungheria.
Infine, alla terza domanda, Balla conferma quanto si sapeva
sul risalto che verrà dato alle risorse idriche del Paese magiaro, ricco di
fonti termali. Naturalmente sarà presente la tradizione culinaria ungherese,
che sarà possibile gustare – insieme ai pregiati vini – nell’apposita area di
ristorazione. L’importanza dei materiali naturali e riciclabili sarà
sottolineata dal loro utilizzo per il padiglione ungherese (a forma di arca),
che alla fine sarà smontato per poi essere collocato a Szombathely, capoluogo
della provincia di Vas, nel Transdanubio occidentale, la città più antica
dell’Ungheria.
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